Visualizzazione post con etichetta Regina Maria Josè. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Regina Maria Josè. Mostra tutti i post

lunedì 27 agosto 2012

Maria Josè di Savoia. L’ultima regina - Correva l'anno

Maria Josè in una foto dell' ungherese Ghitta Carell
VIDEO

 L’appuntamento è con Maria Josè di Savoia. L’ultima regina. La principessa venuta dal Belgio che regnerà solo per un mese, il mese di maggio, accanto al consorte Umberto II di Savoia, proprio nei giorni convulsi della fine della monarchia in Italia. Maria Josè, l’anticonformista e inquieta rampolla della dinastia belga vive gli anni dell’infanzia in una delle corti culturalmente più vivaci dell’epoca. Ama gli sport e la montagna e sogna, come tutte le ragazze della sua età, il principe azzurro. L’erede al trono d’Italia, Umberto di Savoia, è il suo promesso sposo. La principessa belga accetterà il destino stabilito per lei e amerà, a suo modo, il marito. Troverà, però, sempre difficile adattarsi alla rigida etichetta della Casa Reale. Nei palazzi dei Savoia, tanto a Torino, come a Napoli, Maria Josè si sentirà sempre “una farfalla in un bicchiere vuoto”, come scriverà anni più tardi.

giovedì 13 ottobre 2011

Il diadema di Musy della regina Margherita - seconda parte -


La  regina Margherita ebbe modo di indossare solo poche volte il diadema. Maria Josè, invece, sin dai tempi in cui era principessa di Piemonte ne fece il suo copricapo preferito: ella lo indossò per la prima volta in occasione del matrimonio con Umberto il 9 marzo 1930. Per questa importante occasione, il gioiello fu montato nella sua versione piena per fermare il preziosissimo velo nuziale in pizzo di Bruges.


     
Successivamente la principessa ebbe modo di sfoggiarlo nelle diverse versioni come testimoniano le foto degli eventi pubblici e dei ritratti ufficiali.

                                
1ª Variante: Lasciando inalterata la struttura originaria, vengono montate alternate alle rosette di diamanti e perle delle conchiglie, sempre in diamanti.


2ª Variante:  Al posto delle rosette della precedente versione vi sono dei grossi diamanti solitari.



3ª Variante: Il diadema viene alleggerito degli archi della parte posteriore.



4ª Variante: Viene mantenuto solamente il l’arco centrale (il più alto).


5ª Variante: I diamanti solitari alternati alle conchiglie non sono sormontati dagli archi.



6ª Variante: I diamanti vengono sostituiti dalle rosette. 



7ª Variante: Rispetto alla precedente versione vi sono montate solo le rosette di perle e diamanti.





8ª Variante: Il diadema viene indossato dalla principessa Maria Josè a foggia di bandeau, come era in voga negli anni '20-'30,  senza la base e senza gli archi intermedi.


 In dono, oltre al diadema, lo sposo Umberto incaricò il gioielliere Chiappe di Genova di realizzare un gruppo di gioielli da presentare alla futura sposa fornendo lui stesso parte delle gemme e suggerendo all’orefice, con alcuni schizzi, i motivi della realizzazione finale. Tra questi figuravano anche degli orecchini pendenti molto in voga negli anni trenta, formati da un grosso diamante a goccia entro una cornice a motivi  floreali  che riprendevano il motivo della tiara creata per la regina Margherita. I grossi diamanti erano stati ereditati da Umberto dalla nonna e sicuramente erano gli stessi che componevano gli orecchini appartenuti alla regina Elisabetta di Prussia, che la regina Margherita  aveva a sua volta  ricevuto in eredità nel 1912 dalla duchessa madre di Genova. I damanti potevano essere alternati a delle perle a goccia.





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...