Da Montecarlo, teatro delle nozze tra Alberto e Charlene (1-2 luglio), per arrivare a Londra con l'attesissimo matrimonio di William e Kate (29 aprile), un viaggio tra i ''Cuori Blu'' di mezza Europa, per scoprire come battono e come cambiano le promesse eterne nelle corti del Vecchio Continente. E' quello intrapreso da Enrica Roddolo, giornalista de ''Il mondo'' e vera esperta di case reali con ben 15 libri scritti sulle famiglie che popolano i castelli europei (prima di questo, ''Dio salvi le regine''), che nella sua ultima fatica, ''Cuori Blu'' (Mursia editore), da oggi in libreria, fa rivivere le grandi love story aristocratiche di ieri e di oggi e all'ASCA racconta i ''retroscena'' del libro.
''E' stata quella degli amori la vera rivoluzione del Novecento che ha interessato tutte le corti d'Europa. - scrive la Roddolo nell'introduzione del volume - Forse nessuna esclusa. Addio promesse d'amore eterno fra cugini o consanguinei (con tutto il portato di fragilita' genetiche, e di eredi al trono emofiliaci) e benvenuti i matrimoni decisi dal cuore''.
I fiori d'arancio del principe William, nipote di Elisabetta II, con Kate Middleton e quelli di Alberto II di Monaco con Charle'ne Wittstock diventano cosi' ''un'occasione per compiere un viaggio del cuore attraverso i matrimoni reali del Novecento e del Duemila: dalle nozze granitiche di Elisabetta II e Filippo di Edimburgo alla favola hollywoodiana di Grace Kelly e Ranieri di Monaco, dalla storia triste di Carlo e Diana alle nuove generazioni di principi e cenerentole: Vittoria di Svezia e Daniel Westling, Felipe di Spagna e Letizia Ortiz, Zara Phillips e Mike Tindall, Haakon di Norvegia e Mette-Marit, Filippo del Belgio e Mathilde d'Udekem d'Acoz, Guglielmo Alessandro d'Olanda e Ma'xima Zorreguieta, Frederik di Danimarca e Mary Donaldson''.
D. Il libro prende spunto dai matrimoni che si celebreranno a breve e ripercorre i matrimoni a corte del secolo scorso. R. ''L'idea infatti era quella di compiere un lungo viaggio sentimentale che raccontasse le passioni a corte e queste nuove principesse innamorate, vere protagoniste del libro. Spesso sono ragazze borghesi, da Letizia di Spagna per arrivare Kate e Charlene. Il libro esce a un mese dalle nozze di Londra, ma c'e' un altro matrimonio reale importantissimo, rimasto un po' sottotono, che e' quello che si terra' tra Zara Phillips, 29enne figlia della principessa Anna e del suo primo marito, il capitano Mark Phillips, e del fidanzato Mike Tindall, giocatore professionista di rugby. Un 'cenerentolo' tra tante 'cenerentole'''.
D. L'arrivo delle ''cenerentole'' a corte e' la vera novita' che contraddistingue i matrimoni reali di questo secolo?.
R. ''Si', questa e' una grande rivoluzione a corte, una rivoluzione del cuore perche' le regole della monarchia sono rimaste per lo piu' immutate, salvo un po' assecondare il corso dei tempi. La cosa che balza piu' all'attenzione e' proprio il cambiamento dei legami sentimentali. Fino a 50 anni fa quasi tutte le nozze erano decise a tavolino, combinavano legami familiari tra le corti d'Europa. Ricordo per esempio il caso del dramma sentimentale della principessa Margaret che non riusci' a sposare Peter Townsend, anche se era un personaggio di aurea rispettabilita' eppure non pote' sposarlo, anche perche' era stato gia' sposato. Altro elemento di novita' di questo secolo: Letizia di Spagna era gia' sposata civilmente prima di sposarsi con Felipe''.
D. Tra tutte le coppie reali qual e' stata la piu' amata?.
R. ''Personalemente resto molto affezionata a Grace Kelly e il principe Ranieri, un modello ineguagliabile di love story, forse anche per merito dell'esito tragico che ebbe con la morte di Grace e la tristezza del principe Ranieri che non si e' mai risposato. Quello tra Grace Kelly e il principe Ranieri era infatti un vero legame d'amore sentimentale e non combinato a tavolino. Tra l'altro lei e' stata tra le primissime donne borghesi ad entrare a corte anche se e' stata un apripista privilegiata perche' non aveva la nobilta' dei titoli, ma quella del denaro e l'allure di una diva internazionale. Resta il fatto che, nel piccolo mondo antico dell'aristocrazia non aveva un goccio di sangue blu''.
Fonte : ASCA
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